giovedì 10 gennaio 2008

Mia madre è un fenomeno paranormale

Succede sempre nello stesso modo. Una sventura si abbatte imprevista sul mio capo e mia madre mi dice che già lo sapeva.
Varie sono le modalità attraverso le quali le mie disgrazie le si preannunciano: sogni, nervosismo, presentimenti molesti.
L'ultima sfiga è stata la clonazione del bancomat. L'ho scoperto oggi. E' andato in fumo il mio gruzzoletto per i tempi dell'azzardo (quando avrei dovuto mollare il lavoro e andare in avanscoperta alla ricerca di qualcosa capace di ridarmi di nuovo l'entusiasmo). Mi verranno restituiti, a quanto pare: merito dell'assicurazione bancaria che copre ogni correntista. Peccato che l'abbia saputo mezz'ora dopo un attacco isterico.
Ma mia madre lo sapeva. Sì, mia madre ieri ha avuto un prurito prolungato alle mani. Come si dice... o sono soldi o mazzate. Beh, io ho sempre pensato che le due opzioni si bilanciassero: una buona, l'altra cattiva, soldi che arrivano o mazzate che si prendono. Ma mia madre no. Mia madre ha interpretato il detto tutto al negativo: soldi che se ne vanno. Non importa quale sia la giusta interpretazione, quel che conta è ciò che mia madre crede, perchè puntalmente, fedelissimamente si verifica.
La storia del prurito mi è nuova: non le era mai capitato prima. Negli ultimi anni ha sempre ricevuto in sogno Padre Pio e lo zio Peppino, grazie ai quali ha conosciuto prima di me l'entità delle mie sciagure.
Il criterio interpretativo dei suoi sogni è il seguente:
Padre Pio = momento non positivo, ma superabile.
Zio Peppino = grande sventura in arrivo. INEVITABILE.
Tra l'altro neanche mi ricordo di zio Peppino. Non mi era proprio zio, ma prossimo parente, credo... no, dirimpettaio di mia nonna, per essere precisi. Mi sono sempre chiesta cosa voglia da me quest'uomo... o almeno perchè tocchi a lui l'ingrato compito di preannunciarmi la malasorte. Ma chi lo conosce 'sto zio Peppino?!?
Sarà mia madre che deve camuffare sotto mentite spoglie le sue inspiegabili sensazioni... Per qualche tempo ho creduto di aver preso il suo stesso dono e di essere diventata capace di scoprire in sogno i tradimenti del mio uomo di turno. Poi mi sono resa conto d'aver sognato almeno una volta tutti i miei uomini come dei fedifraghi, tra le braccia di una stronza procace.
Per questo non sono tipo da scenate. Mi ingelosisco in sogno e questo mi basta. Se dovessi essere sospettosa anche ad occhi aperti, mi mangerei il fegato due volte. Posso essere invidiosa del tempo non concessomi, ma non gelosa. Gelosa solo in sogno.

10 commenti:

daniela ha detto...

Ah ah che divertente! Ma perchè non dici a tua madre la prossima volta di avvertirti in tempo? Così magari ti premunisci. :-)

P.S. Bisogna segnalare zio Peppino alla Sacra Diocesi, essendo a quanto pare più efficace di Padre Pio!

Evita ha detto...

Magari si degnasse di informarmi! Non vuole che io mi agiti... anche perchè non saprebbe definire con precisione la natura del guaio.
E a proposito di zio Peppino: io lo segnalerei volontieri, a patto che diventi "nunzio" di massa!
Cedesi dirimpettaio defunto infestatore di sogni materni: se interessati contattare la sottoscritta :)
Baci.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Magari potessi prevedere le cose.
Diciamo che al massimo le intuisco.
Comunque in ogni famiglia c'è qualcuno che sogna i morti.
Un saluto!

Evita ha detto...

... è il morto personalizzato che mi fa paura :)

Anonimo ha detto...

Ciao!

Evita ha detto...

Noooo... paaauuuuraaaaaa!!!

simona ha detto...

ma tu sai che mi tocca la malasorte di diventare superstiziosa dopo aver studiato il libro di tradizioni popolari che è oltretutto critico nei confronti delle superstizioni?
oggi, immediatamente dopo aver letto che le falene che si aggirano attorno a fonti luminose sono anime di defunti, sono stata sorpresa da una falena che si aggirava attorno al lampadario appunto sopra di me..GULP!
e sai anche che anch'io sfrutto il sogno per sfogare la mia gelosia mediterranea con il mio uomo di turno tra le braccia di una stronza procace ma sempre e solo nel sogno riesco anche ad essere fedifraga e buttarmi a mia volta tra le braccia di avvenenti uomini? :°D
bè, non potevi saperlo in effetti prima di questo mio commento..
bisous!

Evita ha detto...

Ma tu sai che sono un'appassionata di tradizioni popolari e che ho trovato illuminante la "Fenomenologia delle religioni" di Van der Leeuw? In quel libro, oltre a sapere delle falene, ho scoperto perchè quando si sbadiglia ci si mette una mano sulla bocca... per evitare che l'anima scappi via.
Volevo fare l'antropologa :)
Sei in Francia per studiare etnologia?
Secondo me sei anche demartiniana...
Ma è normale ritrovarsi una falena in casa in questa stagione?!? Comincio a temere che...
Non credo funzioni la regola del "ti rendo le corna" col fedifrago di turno; anch'io mi sto applicando per comparire almeno nei sogni dei disgraziati che mi toccano... potrebbe essere una bella rivincita il tormento notturno!
P.S. Volevo lasciarti un commento sul post che hai scritto su Napoli, ma credo che già altri, prima di me, abbiano espresso quanto c'era da dire: dal rifiuto di chi ne ha vissuto la quotidianità all'amore viscerale di chi l'ha adottata come seconda casa, siano alla nostalgia di chi l'ha dovuta abbandonare. La mia storia, in buona sostanza.
Un bacio (ah, ti ho linkata).

simona ha detto...

che bello, mi compari sottoforma di spirito durante l'esame di domani allora? :)
potrei anche cominciare con una lunga argomentazione sulle corna ma ti risparmio, magari ne sai più di me su corna cornetti e cornuti avendo vissuto anche a napoli ;)
di ernesto de martino ho letto diversi interventi su tarantismo e neotarantismo così mi son ripromessa di seguire il consiglio di un amico e fiondarmi al più presto nella lettura di suoi saggi sul binomio sud-magia :)
a me invece la voglia di diventare antropologa è venuta solo quando ad ottobre ho cominciato a seguire le lezioni di storia delle tradizioni popolari, sto anche pensando ad una tesi che con il mio indirizzo c'entra poco, studio scienze dei beni culturali ma capisci bene che l'antropologia mi sta stregando, chissà, magari in francia.. :)
tu cosa fai invece? pugliese transfuga a napoli per studio?
ovviamente ricambio il link!

Evita ha detto...

E dopo Napoli è stata la volta di Roma...
Anche io sono un'impura dell'antropologia. Figurati che studiavo lingue, ma ho stravolto il mio piano di studi per farne un tributo agli studi sociali. Avevo provato col dottorato, ma ho lasciato perdere dopo il primo tentativo andato male. Oggi me ne pento... magari posso ancora riprovarci. Sempre meglio del lavoro che faccio ora... una cosa molto "aziendale", tutta numeri e strategie... Uff.
In bocca al lupo per l'esame, e sappi che per Levi-Strauss tre sole discipline si scelgono per vocazione: la MUSICA, la MATEMATICA e l'ETNOLOGIA. Considerati "unta" (specie se avverti quel disancoramento cronico che caratterizza ogni antropologo: v. "Tristi tropici").
Ah, la tua tesi: mai pensato ad uno studio sul rapporto tra edifici storici napoletani e Monaciello? Ecco trovato il nesso! Domani mi concentro e mi materializzo sotto forma di rediviva falena :)