Dunque, mi sono messa seduta davanti al Mac, ho preso il quadernetto che ci hanno regalato lo scorso anno alla Festa del Cinema e ho cercato una pagina bianca a caso.
Io lavoro per flash, ogni cosa che mi passa per la testa è un'immagine sconclusionata che s'illumina una frazione di secondo e poi torna nel buio.
Ho una canzone che posso riascoltare a volontà e il dovere morale di rispondere a un amico che mi chiede che faccia hanno quegli accordi.
Sul taccuino non ho scritto nulla. Dovrei mettere ancora a fuoco, ma data la natura opaca di quello che ho visto direi di lavorarci esattamente così.
Intro: ho visto delle scarpe. Scarpe in quantità, scarpe indossate, scarpe abbandonate, mocassini, Converse, ballerine, scarponcini allacciati sdruciti, scarpe in quantità. Nuove e seminuove, che si logorano nel tempo. Bisogna aggiungerci fango, sporcizia, cioccolato e calce.
Sui giardini: giorno-notte-giorno-notte-giorno-notte quanto basta. L'alternanza è carica di colori saturati, in cielo e poi su Bettina, giorno-notte-giorno-notte-giorno-notte-giorno-notte quanto basta. E poi giorno-notte sui fiori. E poi Bettina che si fa rugosa. Corri corri corri, bisogna montare rapido.
Mai essere patetici, anche perchè c'è quella frase, quei "fiori orfani" che starebbero benissimo vicino ad una lapide, ma diamine, lasciamo un po' di spazio all'immaginazione di chi guarderà!
Siamo sul low-budget, e questo s'era capito. Non ho detto nulla, me ne rendo conto, ma questa canzone è l'elogio della caducità delle cose, ergo mi viene da pensare solo a vasi in frantumi, unghie rotte, lettori dvd scassati e quadri caduti. Se riusciamo a farli parlare col chiodino che un bel giorno comunica di abbandonare i giochi (monologo a noi noto) è meglio. Sto vaneggiando.
Ma alla fine 'sti fiori benedetti appassiscono senza Bettina?
Io lavoro per flash, ogni cosa che mi passa per la testa è un'immagine sconclusionata che s'illumina una frazione di secondo e poi torna nel buio.
Ho una canzone che posso riascoltare a volontà e il dovere morale di rispondere a un amico che mi chiede che faccia hanno quegli accordi.
Sul taccuino non ho scritto nulla. Dovrei mettere ancora a fuoco, ma data la natura opaca di quello che ho visto direi di lavorarci esattamente così.
Intro: ho visto delle scarpe. Scarpe in quantità, scarpe indossate, scarpe abbandonate, mocassini, Converse, ballerine, scarponcini allacciati sdruciti, scarpe in quantità. Nuove e seminuove, che si logorano nel tempo. Bisogna aggiungerci fango, sporcizia, cioccolato e calce.
Sui giardini: giorno-notte-giorno-notte-giorno-notte quanto basta. L'alternanza è carica di colori saturati, in cielo e poi su Bettina, giorno-notte-giorno-notte-giorno-notte-giorno-notte quanto basta. E poi giorno-notte sui fiori. E poi Bettina che si fa rugosa. Corri corri corri, bisogna montare rapido.
Mai essere patetici, anche perchè c'è quella frase, quei "fiori orfani" che starebbero benissimo vicino ad una lapide, ma diamine, lasciamo un po' di spazio all'immaginazione di chi guarderà!
Siamo sul low-budget, e questo s'era capito. Non ho detto nulla, me ne rendo conto, ma questa canzone è l'elogio della caducità delle cose, ergo mi viene da pensare solo a vasi in frantumi, unghie rotte, lettori dvd scassati e quadri caduti. Se riusciamo a farli parlare col chiodino che un bel giorno comunica di abbandonare i giochi (monologo a noi noto) è meglio. Sto vaneggiando.
Ma alla fine 'sti fiori benedetti appassiscono senza Bettina?
3 commenti:
Interessante, molto.
Bella scoperta fatta leggendo un tuo commento.
Cura i tuoi giardini, ne vale veramente la fatica.
Ciao! Grazie per aver commentato il mio blog. Il tuo è molto bello, ma perchè non lo sposti su Splinder? Torna a trovarmi.
P.S. da quanto tempo mi leggi?
@anonimo: troppo buono con me, per la verità il mio è più un orto... casalingo, rudimentale, con tanta cicorietta e poco, poco assortimento.
Prossimamente on line (se la band me lo concede) il pezzo dei veri giardini della Bettina...
@Santa pazienza: perchè sono piiiiiiiiiiiiigraaaaaa! Ci avevo pensato, sai? Dunque, io ti leggo da non molto, un mesetto circa, tutta colpa della tua ironia e del modo in cui scrivi... e poi e poi e poi... le disavventure lavorative :( INSORGIAMO?
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