Oggi ho parlato di te, mio caro amico senza più un volto. Non ricordo più che faccia hai. Ero giovane e ingenua, passavo il tempo a ribadire la distanza dalla gente e guardavo i tuoi modi gentili con sospetto. Ma tu sapevi tante cose prima di me. Hai letto libri che io ho apprezzato solo più tardi. Primo fra tutti "Cent'anni di solitudine".
Un giorno ti ho prestato "Vite di uomini non illustri" e tu l'hai adorato. Saresti stato uno di quelli. Una personcina anonima e delicata, di cui non avrei più saputo con chi parlare dopo che sei andato via.
Chi ti ha preso ha scherzato con le leggi della natura, ha fatto di te un aneddoto ridicolo. C'è una canzone che ci lega, "Tell her you saw me". L'avevi registrata su una cassetta mista, assieme ad altri pezzi di Pat Metheney. L'ho riascoltata ad oltranza quando me l'hanno detto. Anche questo sapevi già. Per tutte le volte che non ti ho chiesto di restare, per tutte le volte che non ho saputo apprezzarti, per tutte le volte che fumavi una sigaretta col risucchio.
Non ricordo più che faccia hai, e non c'è luogo al mondo dove potrei sperare di rivederla. Piccolo uomo non illustre, ho fame di te e nessuno a cui raccontare chi eri. Nessuno che ti conoscesse. Se solo riuscissi a sognarti ancora una volta... ma tu non mi parli mai. Mi guardi e annuisci, o disapprovi con lo sguardo. Anche in sogno sai tutto prima di me.
Non ricordo più che faccia hai...
Un giorno ti ho prestato "Vite di uomini non illustri" e tu l'hai adorato. Saresti stato uno di quelli. Una personcina anonima e delicata, di cui non avrei più saputo con chi parlare dopo che sei andato via.
Chi ti ha preso ha scherzato con le leggi della natura, ha fatto di te un aneddoto ridicolo. C'è una canzone che ci lega, "Tell her you saw me". L'avevi registrata su una cassetta mista, assieme ad altri pezzi di Pat Metheney. L'ho riascoltata ad oltranza quando me l'hanno detto. Anche questo sapevi già. Per tutte le volte che non ti ho chiesto di restare, per tutte le volte che non ho saputo apprezzarti, per tutte le volte che fumavi una sigaretta col risucchio.
Non ricordo più che faccia hai, e non c'è luogo al mondo dove potrei sperare di rivederla. Piccolo uomo non illustre, ho fame di te e nessuno a cui raccontare chi eri. Nessuno che ti conoscesse. Se solo riuscissi a sognarti ancora una volta... ma tu non mi parli mai. Mi guardi e annuisci, o disapprovi con lo sguardo. Anche in sogno sai tutto prima di me.
Non ricordo più che faccia hai...
Nessun commento:
Posta un commento