domenica 18 novembre 2007

Le due vite che abbiamo

Ho visto il Faust di Pessoa questa sera. Un adattamento ispirato all'opera del portoghese che sublima la frammentazione dell'io e rigetta l'amore quale ridicolo, ridicolissimo orpello di un altrettanto ridicolo - perchè inconsapevole d'esserlo - autore di lettere intrise di sentimento e passione.
Sono due le vite che abbiamo, egli dice. Una vera e una falsa. Quella vera è la vita che sognamo da bambini, e continuiamo a sognare per tutta la vita. La falsa è quella che ci tocca vivere ogni giorno: è concreta, insipida, ma necessaria per la sopravvivenza.
"Un bacio... non mi piace, non mi piace il gusto che ha... non è per me". E Faust/Pessoa, che ha scelto mille vite e nessuna, è dilaniato dalle vocine che si dimenano nella sua testa, ha conosciuto il sogno, che è diabolico ma vero al tempo stesso, e rinunciato alla sua vita falsa - dove troverebbero spazio amore e comprensione - solo perchè concreta, insipida e necessaria.
Diavolo di un demonio, dev'essere ogni dì al mio fianco a sussurrarmi il testo, intonare la musica e proiettare le immagini dei miei sogni. Sono vite vere che non ho vissuto. Sono vite dannate per le quali non mi sono ancora perduta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mh. Nao sabia desse Crescenet..